"Sei tu". Lisa |
Il bambino è fatto di cento. Il bambino ha cento lingue
cento mani cento pensieri cento modi di pensare
cento mani cento pensieri cento modi di pensare
di giocare e di parlare cento sempre cento modi
di ascoltare di stupire di amare
cento allegrie per cantare e capire cento mondi da scoprire
cento mondi da inventare cento mondi da sognare.
Il bambino ha cento lingue (e poi cento cento cento)
cento mondi da inventare cento mondi da sognare.
Il bambino ha cento lingue (e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
La scuola e la cultura gli separano la testa dal corpo.
Gli dicono: di pensare senza mani di fare senza testa
La scuola e la cultura gli separano la testa dal corpo.
Gli dicono: di pensare senza mani di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi solo a Pasqua e a Natale.
Gli dicono: di scoprire il mondo che già c’è
Gli dicono: di scoprire il mondo che già c’è
e di cento gliene rubano novantanove.
Gli dicono: che il gioco e il lavoro la realtà e la fantasia
Gli dicono: che il gioco e il lavoro la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione il cielo e la terra
la ragione e il sogno sono cose che non stanno insieme.
Gli dicono insomma che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è!
Gli dicono insomma che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è!
(Loris Malaguzzi)
Grazie a Maestra Patty per avermela fatta conoscere
e alla piccola Lisa che stamattina mi ha regalato questo disegno!
Molto interessante,infonde una speranza importante per il futuro delle nuove generazioni.
RispondiEliminaBellissima e verissima!
RispondiEliminaIl cento esiste, perchè il senso di magia e di stupore non devono mai mancare perchè sono loro che mantengono integra dentro di noi la parte bambina.
RispondiEliminaBravissima Lisa che ti ha fatto il ritratto, che dolce!
Bacioni
Sabrina&Luca
vero...cento è bello
RispondiEliminaBellissima! Il potenziale dei bambini è cento!
RispondiEliminaè bellissimo ascoltare-giocare-guardare-imparare dai bambini e con i bambini
RispondiEliminasarebbe bello ritornare bambini...che ne dici? ciao
Una bellissima poesia, voglio conservarla!
RispondiEliminaE' favolosa...pensa a che uomini e donne favolosi sarebbero i nostri bambini se non gli rubassero i novantanove... Grazie per averla pubblicata e fatta conoscere a noi genitori degli uomini di domani!
RispondiEliminaPurtroppo è vero!
RispondiEliminaSpesso durante i miei laboratori incontro maestre che obbligano i bambini a trattenere la creatività entro i confini dell'ordine e della logica, senza colore ne allegria!
Povera creatività!
Ma sono sicura che non è assolutamente il caso tuo e delle tue colleghe...dovreste clonarvi! ;)
è il "cento per uno" evangelico...
RispondiEliminae sai che faccio? anche se me ne rubano novantanove, io vado lì e me li riprendo!
RispondiEliminabellissima!!! e quant'è vera!!! abbiamo solo da imparare dai bambini...
RispondiEliminaE' decisamente verissima... noi adulti per voler insegnare molte volte "appiattiamo" tutti i 99 dei bambini e poi alla fine pretendiamo che abbiano creatività, originalità, ecc.
RispondiEliminaFortunatamente esistono anche persone come te... per il bene delle future generazioni speriamo solo che ce ne siano molte.
Un abbraccio
nonnAnna
Eccome se il cento c'è!!!
RispondiEliminaE' un po' che non vengo sul tuo blog: che bello Laura!!!Si respira aria di creatività e libertà mentale...proprio come sei tu...e come lo sono i tuoi bimbi;-)
RispondiEliminaBellissima e geniale, grazie per avermela fatta conoscere!
RispondiEliminaquanto è bella e vera! la fantasia dei bambini che pensano senza filtro è davvero magica e a volte noi adulti la perdiamo...buona giornata
RispondiEliminaLa conoscevo ma non la leggevo da tempo, l'ho stampata
RispondiEliminaGrazie!