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lunedì 3 settembre 2012

COSTRUIAMO UN VERO DRAGO CINESE!







...con questi draghi cinesi, accompagnati da una bella musica, abbiamo sfilato 
alla festa di fine anno...ed è stato un successone!!! 
Per un effetto ancora migliore, abbiamo attaccato un telo anche 
sotto la testa del drago in modo da nascondere il capo-drago!!
Grazie a Maestre Patty e Stefy per il taglia, incolla, aggancia 
e alla nostra inimitabile Rosy 
che ha progettato, tagliato, aggiustato insieme a noi!!!

GINO IL GIRINO DIVENTA GRANDE...

Non so se vi ho mai parlato di questo splendido libro...
Vi riporto una mia piccola recensione fatta qualche tempo fa.

Gino, piccolo grande girino
di Giuliano Ferri
Nord-Sud Edizioni – p.23 
Cercavo un libro che parlasse del “diventare grandi”, non solo da un punto di vista della bellezza del crescere, ma soprattutto delle difficoltà emotive che si possono incontrare. Ecco, fra gli scaffali della biblioteca, due occhi furbetti mi osservano dalla copertina di un libro… è Gino!!!! Sì, “Gino, piccolo grande girino” di Giuliano Ferri (ED.Nord-Sud). E’ la storia di Gino, un girino che sta diventando ranocchio… Come si vede brutto con quelle piccole e sproporzionate zampette e la sua coda poi… dov’è finita? Lui la rivuole! E tutto lo stagno gli dice di essere felice, che ormai è grande… ma Gino è sempre più triste e non vuole correre, non vuole nuotare, non vuole saltare! Finchè un giorno un orribile serpente cerca di mangarselo e lui, con tutta la forza delle sue zampe, riesce a fare un salto così alto da riuscire a lasciare il suo nemico a bocca asciutta. Che bello essere grandi e riuscire a fare grandi salti!!! Ecco come Gino, è diventato, per caso, il mio eroe!!!

Ecco chi ha ispirato il nostro esperimento scientifico
"Dal girino alla rana"
Credo che le foto parlino da sole... l'evoluzione dei piccoli girini e la lora trasformazione...
un'emozione unica!!!

 Il piccolo Gino girino

 A Gino spuntano le prime due zampette

 Gino con quattro zampette

 Gino mangia e cresce

 Gino perde la sua codina...

...e finalmente Gino è diventato una bellissima ranocchietta!!!

Se vi state chiedendo dove sia finito Gino, devo confessarvi che non lo sappiamo. 
Anche lui, come Gino del libro, una bella mattina di primavera, ha fatto un bel salto dal suo piccolo stagno (una vaschettina di plastica non troppo alta), ha ritrovato la sua libertà ed è andato a saltellare chissà dove!! 
Buon viaggio Gino!!!

domenica 27 novembre 2011

COSTRUIRE MONGOLFIERE PER VOLARE CON LA FANTASIA!

Per il progetto "Sì-amo il mondo: aria-acqua-terra-fuoco"
...ecco le mongolfiere che abbiamo costruito con i bambini di 4 anni...
Gonfiare dei piccoli palloncini,  attaccare due fili di spago incrociati che saranno le funi, rivestire tutto con carta e colla diluita con acqua...


 Lasciare asciugare per bene e dipingere con le tempere
Attaccare alle funi la scatolina di cartoncino decorato e i personaggi!

Ecco la famiglia di Elisa in volo!!!


                                     Noi le troviamo bellissime!! 
               Brave maestre Patty, Stefy, Elisa e ...io!!

martedì 23 agosto 2011

MACCHIA ROSSA E IL VIAGGIO NEL MONDO DEI COLORI


                  "La piccola macchia rossa" 
                                        (E.Battut,M.Mahringer)

è il libro che quest'anno mi ha aiutato ad affrontare il mondo dei colori con i bambini di 3 anni.
E' un viaggio speciale di una piccola macchia rossa, che nella sua semplicità, ha molto coinvolto i piccoli "esploratori"!


"PICCOLA MACCHIA ROSSA VIVEVA FELICE NEL PAESE DI MILLE COLORI, CON TANTE AMICHE MACCHIE. OGNI COSA AVEVA UN COLORE: LE STRADE, I TETTI, LE CASE, GLI ALBERI, IL CIELO...

PICCOLA MACCHIA ROSSA, CHE ERA MOLTO CURIOSA, DECISE DI PARTIRE PER UN LUNGO VIAGGIO PER POTER CONOSCERE TUTTO IL RESTO DEL MONDO. 



PREPARO' UN PICCOLO SACCO ROSSO 
IN CUI MISE QUALCOSA DA MANGIARE, 
SALUTO' LE
SUE AMICHE MACCHIE 

E PARTI'...
PICCOLA MACCHIA ROSSA CAMMINO' E CAMMINO' FINCHE' GIUNSE IN UNA GRANDE FORESTA... ERA MOLTO FELICE DI STARE IN MEZZO A TUTTO QUEL VERDE... FOGLIE, ALBERI, RAMI, SENTIERI, SASSI...TUTTO ERA VERDE! BEN PRESTO SI STANCO' DI NON RIUSCIRE A VEDERE NESSUN ALTRO COLORE E SI INCAMMINO' DI NUOVO...
DOPO AVER CAMMINATO PER GIORNI, FINALMENTE GIUNSE IN UN LUOGO DIVERSO: C'ERA MOLTO FREDDO E LA NEVE RICOPRIVA L'INTERO PAESAGGIO. TUTTO ERA BIANCO! PICCOLA MACCHIA ROSSA SI SENTIVA DAVVERO SMARRITA...NON RIUSCIVA PIÙ' NEMMENO A TROVARE IL SENTIERO PER ANDARSENE. CERCO'A LUNGO DI USCIRE DA QUEL POSTO E FINALMENTE CI RIUSCÌ...
ARRIVO' IN UN LUOGO MAGICO...VIDE DAVANTI A SE' UNA GRANDE DISTESA DI PAPAVERI... CHE MERAVIGLIA... TUTTO ERA ROSSO COME LEI! MA BEN PRESTO SI RESE CONTO CHE QUEL POSTO LA ANNOIAVA E SE NE ANDO'...
CAMMINA E CAMMINA SENTI'AVVICINARSI UN GRAN CALDO. IL SOLE, LA SABBIA, LE DUNE, I CAMMELLI...TUTTO ERA DI UN ACCECANTE COLOR GIALLO. PICCOLA MACCHIA ROSSA PROPRIO NON RIUSCIVA A RESISTERE E CORSE VELOCE PER TROVARE UN POSTO MIGLIORE!
DA LONTANO VIDE TANTA ACQUA... ERA ARRIVATA AL MARE! CON UN GRAN BALZO SI TUFFO' E SI RITROVO' CIRCONDATA DAL BLU E DALL'AZZURRO. ERA BELLISSIMO POTER NUOTARE... MA MACCHIA SI STANCO' PRESTO DI GIOCARE CON PESCI SOLO BLU, ALGHE BLU, CORALLI AZZURRI ... INIZIO' A NUOTARE VELOCEMENTE PER LASCIARE QUEL MARE...
... MA, MENTRE NUOTAVA, NON SI ACCORSE CHE STAVA PERDENDO DELLE PICCOLE MACCHIE DI COLORE ROSSO. E QUELLE MACCHIE ROSSE SI MESCOLARONO CON IL BLU DEL MARE E TUTTO INTORNO SI TINSE DI VIOLA!". PICCOLA MACCHIA ROSSA NON CE LA FACEVA PIÙ'! VOLEVA TORNARE SUBITO A CASA!
USCI' DALL'ACQUA E SI INCAMMINO' VERSO CASA. ERA NOTTE, TUTTO ERA BUIO, NON C'ERA NEMMENO UNA STELLA NEL CIELO. AVEVA UN PO' PAURA DI TUTTO QUEL NERO, MA SI FECE CORAGGIO E CONTINUO' LA SUA STRADA.
FINALMENTE PICCOLA MACCHIA ROSSA FECE RITORNO AL PAESE DEI MILLE COLORI. SI INFILO' SOTTO LE COPERTE COLORATE E SI ADDORMENTO'. ORA ERA DAVVERO FELICE: ERA TORNATA A VIVERE IN MEZZO A TUTTI I COLORI DEL MONDO!"
QUALE COLORE TI E' PIACIUTO DI PIU'?? ECCO I DISEGNI (se non vedete la slideshow click QUI)

lunedì 14 marzo 2011

IL NOSTRO VIALE ALBERATO...E W LA SCUOLA PUBBLICA!!!

I nostri alberi continuano a crescere e a decorare il salone della scuola... vi piacciono?
C'è L'ALBERO D'AUTUNNO, quello di HALLOWEEN, di NATALE
il BARBALBERO e il CARNEVALBERO...
In questi giorni stiamo parlando ai bambini dei 150 anni dell'Unità d'Italia... stamattina abbiamo cantato L' INNO
tra una "Italia s'è DESTRA" e manine a mo' di direttore d'orchestra, 
ci siamo divertiti ed è scattata l'ideona da realizzare domani ... non vi anticipo nulla ma so che vi piacerà!!!
E se facessimo anche l'ITALBERO???

Nota polemica: tutte le belle cose che facciamo siano la migliore risposta a chi dice che la scuola pubblica "inculca" e non educa... 
L'avete vista MaryStarTrek da Fazio??? Sono rimasta allibita da tanta mancanza di intelligenza...mi vergogno del fatto che il Ministro dell'Istruzione del mio Paese, invece di rappresentarci e di difenderci, non abbia fatto altro che insultarci... che pessima figura... per lei ovviamente!
GRAZIE A CHI, INVECE, NON ESITA A DIFENDERCI!!!

LETTERA DI JOVANOTTI A BERLUSCONI IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
 
Quando nostra figlia è arrivata all’età della scuola io e mia moglie ne abbiamo parlato e abbiamo deciso: scuola pubblica. Potevamo permetterci di scegliere e abbiamo scelto. Abbiamo pensato che fosse giusto così, per lei. E’ nostra figlia ed è la persona... a cui teniamo di più al mondo ma è anche una bimba italiana e l’Italia ha una Scuola Pubblica. Sapevamo di inserirla in una realtà problematica ma era proprio quello il motivo della scelta.Un luogo pubblico, che fosse di sua proprietà in quanto giovane cittadina, che non fosse gestito come un’azienda e che non basasse i suoi principi su una dottrina religiosa per quanto ogni religione venisse accolta. Un luogo pubblico, di tutti e per tutti, scenario di conquiste e di errori, di piccole miserie e di grandi orizzonti, teatro di diversi saperi e di diverse ignoranze. C’è da imparare anche dalle ignoranze, non solo dai saperi selezionati. La scuola è per tutti, deve essere per tutti, è bello che sia così, è una grande conquista avere una scuola pubblica, specialmente quella dell’obbligo.Io li ho visti i paesi dove la scuola pubblica è solo una parola, si sta peggio anche se una minoranza esigua sta col sedere al calduccio e impara tre lingue. A che serve sapere tre lingue se non sai come parlare con uno diverso da te ? Il nostro presidente del consiglio dicendo quello che ha detto offende milioni di famiglie e migliaia di persone che all’insegnamento dedicano il loro tempo migliore, con cura, con affetto vero per quei ragazzi.Tra le persone che conosco e tra i miei parenti ci sono stati e ci sono professori di scuola, maestre, ho una cugina che è insegnante di sostegno in una scuola di provincia. Li sento parlare e non sono dei cinici, fanno il loro lavoro con passione civile tra mille difficoltà e per la maggior parte degli insegnanti della scuola pubblica è così. Perchè offenderli? Perchè demotivarli? Perché usare un termine come “inculcare”? E’ una parola brutta che parla di un mondo che non deve esistere più.La scuola pubblica non è in competizione con le scuole private, non è la lotta tra Rai e Mediaset o tra due supermercati per conquistarsi uno spettatore o un cliente in più, non mettiamola su questo piano...La scuola di Stato è quella che si finanzia con le tasse dei cittadini, anche di quelli che non hanno figli e anche di quelli che mandano i figli alla scuola privata, è questo il punto. E’ una conquista, è come l’acqua che ti arriva al rubinetto: poi ognuno può comprarsi l’acqua minerale che preferisce ma guai a chi avvelena l’acqua del rubinetto per vendere più acque minerali. E’ una conquista della civiltà che diventa un diritto nel momento in cui viene sancito. Ma era un diritto di tutti i bambini già prima, solo che andava conquistato, andava affermato. La scuola pubblica va difesa, curata, migliorata.In quanto idea, e poi proprio in quanto scuola: coi banchi gli insegnanti i ragazzi le lavagne. Bisogna amarla, ed esserne fieri. 

giovedì 16 settembre 2010

...A VOLTE RITORNANO...

"RESTA DI STUCCO...È UN BARBATRUCCO!!!"

Non ci provate...non fate finta di avere meno di 30 anni...Loro ne hanno già 40 e non potete non conoscerli. Sì, sì, sono proprio loro: I BARBAPAPÀ!!! Quest'anno, un po' per caso, ci faranno compagnia durante il nostro percorso. Abbiamo già in mente qualche bel progettino sui colori e sulle regole...
Sapete come sono nati? Da uno schizzo fatto su una tovaglietta da ristorante francese di un certo Taylor, matematico americano, mentre si annoiava discutendo di politica con la sua compagna! La nipote poi, con la fantasia che solo i bambini hanno, diede loro la caratteristica di cambiare forma. Il loro nome nasce, invece, da un'incomprensione linguistica..."barbe à papa" che significa "zucchero filato"! Non distraetevi e...aspettatevi grandi cose!!!

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