Il nonno era pelato, sapeva scrivere solo il suo nome giusto per poter firmare, guidava un motorino scassato ma quando indossava il suo bel "paltò"si sentiva un re. Quando tornava dai suoi giretti mi portava i coccodrilli morbidi e questo doveva rimanere un segreto tra noi... se no la nonna si lamentava che poi non mangiavo nulla! Lei aveva i capelli quasi turchini (le tinte degli anni 80!!!), una pazienza da premio nobel e cucinava tutte le cose che piu' mi piacevano!! Mi lasciava pulire i vetri con la spugna e dormire sul tavolo della cucina, mi comprava l'aranciata e mi preparava un tavolino tutto mio sul balcone di casa per farmi mangiare... erano vizi? quelli che ora chiamiamo così? Credo di no... credo fossero solo "pezzi" d'amore, gesti di un amore così grande che non si puo' spiegare... non ti volevano "comprare", volevano solo dirti "io ci sono e puoi contare su di me"! Quest'anno mia mamma festeggia la sua prima festa dei nonni e oggi la guardavo con quei due ranocchi dei miei nipoti "gemellorex"... ho rivisto quei gesti delicati e protettivi, meravigliati e buffi, che solo una nonna puo' fare! Ha detto: "oggi non posso darvi tanti bacini perchè ho un po' di mal di gola"... ma secondo voi ha resistito??? Ne avro' contati almeno 20!!! Ma l'amore sconfigge anche i batteri!!!!
I nonni

son storie più lontane di quelle di quest’anno.
Ci sono delle coccole che solo i nonni fanno,
per loro tutti i giorni sono il tuo compleanno.
Ci sono nonni e nonne che fretta mai non hanno:
nonni e nipoti piano nel tempo insieme stanno.
Bruno Tognolini
La poesia che ieri la Pulce è riuscito a recitare per intero con orgoglio al nonno materno e alla nonna paterna (i soli rimasti...)!
RispondiEliminaClaudette
Quanta tenerezza in questo racconto!
RispondiEliminaIo di nonna ne ho conosciuta solo una, ma è mancata che avevo solo due anni e mezzo.
Ciononostante ho delle immagini di lei impresse nella mente (e sono ricordi veri perché non ci sono foto di ciò che ricordo): la sua era una casa di ringhiera e lei la ricordo seduta nella penombra del salotto, sotto la finestra. Mi dicono che la ricordo così perché passava il suo tempo lì a ricamare...
Mio nonno mi lasciava giocare al taxi, con i miei cugini e una marea di pupazzi, nella sua 600 che era parcheggiata in giardino. Era verdina e aveva le porte controvento e un bellissimo pomolo del cambio tutto sbrilluccicante. Erano gli anni 60! Che bei ricordi ^__^
RispondiEliminaHo dei ricordi talmenti belli dei miei nonni e dei vizi di cui mi hano circondata, ma che mi piace chiamarli come hai scritto tu, pezzi d'amore, perchè questo erano. Mi fa male il fatto che non ci siano più perchè altrimenti correrei ad abbracciarli.
RispondiEliminaUn abbraccio da Sabrina&Luca
Ho perso presto i miei nonni e le loro figure mi sono mancate. Hahaha, mi hai fatto ricordare i capelli bianchi candidi di mia nonna, che per colpa di non so quale prodotto prendevano una sfumatura lilla!
RispondiEliminaLe nonne un po'fate turchine...belle belle!
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